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D.lgs. Statuto dei diritti del contribuente

Il decreto legislativo n. 219 del 30 dicembre 2023 introduce modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente (legge n. 212 del 2000) al fine di rafforzare il principio di certezza del diritto e di coerenza delle norme, in esso contenute, con i principi giuridici dell’ordinamento tributario italiano.

Le novità riguardano in particolare:

  • Ambito di applicazione soggettivo

Il decreto legislativo ribadisce che le disposizioni dello Statuto del Contribuente hanno portata generale in quanto si applicano a tutti i soggetti del rapporto tributario.

  • Principio del contraddittorio

Il decreto applica in via generalizzata il principio del contraddittorio, prevedendo che tutti gli atti autonomamente impugnabili dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria siano preceduti, a pena di annullabilità, da un contraddittorio informato ed effettivo.

  • Autotutela obbligatoria

Si amplia la casistica delle ipotesi di autotutela obbligatoria ad altre fattispecie di manifesta illegittimità dell’atto o dell’imposizione, quali la mancata considerazione di pagamenti d’imposta regolarmente eseguiti, la mancanza di documentazione successivamente sanata non oltre i termini di decadenza e l’errore sul presupposto dell’imposta, e si innalza a un anno il limite temporale per procedere all’autotutela dopo la definitività dell’atto. Inoltre, la responsabilità dei funzionari in merito alle valutazioni di fatto, in caso di esercizio dell’autotutela, si limita ai casi di dolo.

  • Garante Nazionale del Contribuente

Il decreto legislativo istituisce il Garante nazionale del contribuente, organo monocratico con sede in Roma che opera in piena autonomia ed è nominato dal Ministro dell'economia e delle finanze per la durata di quattro anni.

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