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Focus decreto-legge 18 novembre 2022 n.176, coordinato con la legge di conversione 13 gennaio 2023, n.6

Il provvedimento in esame, che originariamente era composto da 16 articoli suddivisi in 63 commi, si compone attualmente, a seguito della conversione in legge, di 34 articoli suddivisi in 109 commi.

Al riguardo si segnala che dei 109 commi, 19 rinviano per l'attuazione delle disposizioni, a provvedimenti successivi. In particolare, è prevista l'adozione di 1 decreto del Presidente del Consiglio dei ministeri, 18 decreti ministeriali e in 4 casi è previsto il coinvolgimento del sistema delle autonomie territoriali.

Nel corso dell' iter di conversione in prima lettura è confluito nel provvedimento in esame il testo di un ulteriore decreto-legge (il n. 179 del 2022), recante misure urgenti in materia di accise sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territorio delle Marche colpite da eccezionali eventi meteorologici.

L'intervento normativo è riconducibile principalmente a due distinte finalità ; in primo luogo, l'adozione di misure per contenere l'aumento dei prezzi energetici; in secondo luogo, l'adozione di disposizioni in materia di finanza pubblica.

Tra le modifiche apportate si segnalano:

  • Proroga per le imprese del periodo di utilizzo in compensazione dei crediti d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas relativi al terzo e al quarto trimestre del 2022 (possibilità di utilizzo in compensazione mediante F24 fino al 30 settembre 2023);
  • riduzione delle aliquote accisa e IVA sui carburanti acquistati per la trazione dei mezzi utilizzati per l'esercizio delle attività agricole, di pesca e agromeccanica;
  •  aumento del limite (da 600 euro a 3.000 euro) relativo all'esenzione dei fringe benefit ai dipendenti;
  • aumento da 4 a 5 possibili cessioni dei crediti d'imposta legati ai bonus edilizi per i quali si è optato per la cessione o per lo sconto in fattura;
  • possibilità per le PMI e le start up innovative di accedere alle risorse del Fondo di sostegno per il  venture capital.

Relazione tra aree di policy e dati finanziari

Nel quadro delle misure di sostegno sostenute dal Governo si raffigura in questa sezione, una prospettiva che illustra la distribuzione delle risorse finanziarie stanziate con il secondo provvedimento aree di policy , che tendenzialmente circoscrivono gli ambizioni delle competenze ministeriali, riportate secondo un criterio decrescente.

Si vuole rilevare che gli stanziamenti risultano inferiori rispetto agli stanziamenti previsti dal decreto Aiuti-quater in quanto il comma 871 della Legge di Bilancio ha ridotto di 1,5 miliardi di euro il Fondo per l'attuazione della manovra di bilancio 2023-2025 , istituito appunto dal decreto sopra richiamato, ai fini della copertura necessaria per il finanziamento degli interventi di manovra ed in particolare per le misure a favore di famiglie e imprese in relazione alla situazione delle crisi energetiche.

La tabella 1) che segue illustra le policy individuate in base alla grandezza del corrispondente stanziamento, secondo un criterio di classificazione decrescente, mentre nel grafico 1) vengono riportati i valori in percentuale.

Come si evince dal grafico, la maggiore percentuale di risorse, circa l'85% è stata destinata alle politiche pubbliche riguardanti il ​​sostegno alle imprese rappresentate dalla policy “ Sviluppo economico, competitività e concorrenza”, il sostegno alle famiglie rappresentato dalla policy “ Politiche sociali” e l'adozione di disposizioni in materia di finanza pubblica rappresentata dalla policy “ Economia e finanza”.

Tab.1

Policy

Valore finanziario

Politiche sociali

4.510.000.000,00 

Economia e finanza

4.500.000.000,00 

Sviluppo economico, competitività e concorrenza

4.443.254.000,00 

Infrastrutture e trasporti

976.000.000,00 

Politiche Regionali

470.000.000,00 

Mercato del Lavoro

244.958.473,00 

Politiche ambientali e territoriali

233.600.000,00 

Emergenza e protezione civile

200.000.000,00 

Pubblica amministrazione

100.000.000,00 

Difesa

45.000.000,00 

Sport

10.000.000,00 

Cultura e spettacolo

0,00

Fisco e lotta all'evasione

0,00

Agricoltura e alimentazione

0,00

Totale complessivo

15.732.812.473,00

Graf.1

Relazione tra analisi finanziaria e punti del programma.

In questa sezione si fornisce una diversa modalità di aggregazione dei dati, in base alla quale il focus è stato incentrato sugli stanziamenti allocati per punti del programma del Governo Meloni.

I punti del programma sono stati elaborati sulla base dall'analisi delle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, del 25 e del 26 ottobre rispettivamente alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica e dell'Accordo quadro di programma del centro – destra. I tre testi rappresentano, quindi le fonti del programma del Governo il quale successivamente è stato disaggregato per punti.

Come si evince dalla tabella 2) e dal grafico 2) i quattro punti del programma su cui sono stati allocati più risorse risulta essere “Contrasto al caro Energia” (più di 8 miliardi pari a circa il 52%) “Sostegno alla famiglia e alla natalità (4 miliardi pari a circa il 25%), “Politiche fiscali e finanziarie” (più di 1,5 miliardi pari a circa il 10%) e “Infrastrutture e trasporti” (circa 1 miliardo con un valore percentuale di circa il 6 %)

Tab.2

Punti del programma

Valore finanziario

Contrasto al caro energia

8.173.254.000,00 

Sostegno alla famiglia e alla natalità

4.000.000.000,00 

Politiche fiscali e finanziarie

1.528.600.000,00 

Infrastrutture e trasporti

976.000.000,00 

Politiche per il lavoro e misure pensionistiche

244.958.473,00 

Politiche ambientali e autosufficienza energetica

205.000.000,00 

Rilancio del Mezzogiorno e governo del territorio

200.000.000,00 

Altro

200.000.000,00 

Scuola, università e ricerca

100.000.000,00 

Politiche sociali, per i giovani e per lo sport

60.000.000,00 

Pubblica Amministrazione

45.000.000,00 

Mady in Italy, cultura e turismo

0,00

Totale complessivo

15.732.812.473,00 

Graf.2

Misure che rinviano a provvedimenti attuativi, misure autoapplicative e relativi stanziamenti

Il grafico 3) che segue, evidenzia il rapporto tra misure che rinviano a provvedimenti attuativi, pari al 33%, di cui il 21 % non hanno stanziamenti allocati e il 12 % invece hanno stanziamenti, e misure che non rinviano a provvedimenti attuativi (pari al 67%) di cui il 35 % non hanno stanziamenti mentre il 32% presentano   stanziamenti.

Graf.3

Il grafico 4) evidenzia la differenziazione in percentuale tra stanziamenti legati a misure autoapplicative, che esplicano la loro efficacia senza il ricorso ad un intervento normativo di secondo livello (pari all'94,31 % del totale), e stanziamenti che per essere utilizzati dovranno essere utilizzati dell'adozione di provvedimenti attuativi che risultano essere pari a circa il 6%.

In relazione a questi ultimi si precisa che i provvedimenti attuativi sono nel complesso 19 mentre quelli previsti dal decreto-legge n. 176 del 2022 complessivamente risultavano essere solo 9.

I dati segnalati evidenziano che il Governo ha inteso fornire una risposta immediata all'emergenza facendo ricorso perlopiù a misure autoapplicative.

Graf.4

Scarica la scheda sulla legge n. 6 del 2023 , conversione del decreto-legge n. 176 del 2022 in formato pdf.

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