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Ottava Relazione sul monitoraggio dei provvedimenti legislativi e attuativi del Governo Meloni con aggiornamento al 30 settembre 2024

 

  • Dall’analisi dei 189 provvedimenti legislativi di iniziativa governativa pubblicati in Gazzetta Ufficiale dall’insediamento del Governo Meloni, continua a emergere l’impegno a limitare il rinvio a provvedimenti attuativi. Nel complesso, gli atti che hanno previsto nessuno o un solo provvedimento attuativo ammontano al 61%.
  • Al 30 settembre 2024, i provvedimenti attuativi emanati, riferiti alle disposizioni legislative del Governo Meloni, sono 413 sui 787 previsti, con un tasso di adozione pari al 52,5%, in crescita rispetto al secondo trimestre 2024.
  • Parallelamente, lo stock dei provvedimenti ereditati dai Governi della XVIII legislatura è passato da 376 a 147. Resta quindi da adottare il 7,3% dei decreti previsti dalla precedente legislatura.
  • L’andamento del tasso di adozione dei provvedimenti attuativi di iniziativa del Governo in carica e dello stock dei provvedimenti attuativi di iniziativa dei Governi della XVIII legislatura mostra una dinamica crescente, raggiungendo, al 30 settembre 2024, il valore più alto, pari al 54,8%.
  • Al 30 settembre 2024, è stato messo a disposizione, per la realizzazione delle misure introdotte, circa il 97% (pari a euro 173.693.658.684,70) delle risorse complessivamente stanziate dal Governo Meloni per gli esercizi finanziari 2022, 2023 e 2024, che ammontano a euro 179.337.176.677,70.
  • A queste risorse si sommano gli 8.325.288.000,00 di euro sbloccati con l’adozione dei provvedimenti attuativi riferiti alla passata legislatura. L’esecutivo Meloni ha quindi complessivamente reso utilizzabili risorse pari a euro 182.018.946.684,70.
  • Tra i più rilevanti provvedimenti attuativi adottati dal Governo nel trimestre: il decreto sul Piano Transizione 5.0, del valore complessivo di oltre 6 miliardi di euro; il decreto sul credito d’imposta nelle ZLS (zone logistiche semplificate), le cui risorse per il 2024 ammontano a 80 milioni di euro; e il decreto sulla patente a punti per il contrasto al lavoro sommerso e la prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro.