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Adottato il D.P.C.M. per limitare il ricorso ai provvedimenti attuativi

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 ottobre 2024 è intervenuto sulla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 settembre 2008, modificandone l’allegato che reca il modello della relazione della Analisi Tecnico-Normativa (A.T.N.) al fine di rendere immediatamente efficaci le disposizioni introdotte, limitando il rinvio ai provvedimenti attuativi.

Inoltre, il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza ha emanato una circolare applicativa – n. 9916 del 14 novembre 2024 – con cui ha fornito agli Uffici Legislativi dei Ministeri indicazioni operative.

In particolare, la circolare prevede che nella redazione degli atti normativi di rango primario si adottino i seguenti criteri:

  • introdurre, in via prioritaria, norme immediatamente precettive e tendenzialmente auto – applicative;
  • valutare l’opportunità del ricorso ad allegati all’atto normativo per la disciplina degli aspetti tecnici;
  • evitare il rinvio ad atti secondari per l’attuazione delle norme primarie, qualora essa possa essere affidata ad atti amministrativi generali di indirizzo;
  • escludere il rinvio a provvedimenti attuativi all’interno dell’articolato normativo dei decreti-legge.

Qualora le Amministrazioni proponenti ritengano necessario il rinvio ad atti secondari, nell’Analisi Tecnico-Normativa definiranno, in modo congruo, la natura normativa o non normativa del provvedimento attuativo previsto, il relativo procedimento istruttorio, l’ambito, i criteri e le tempistiche.

La corretta predisposizione dell’Analisi Tecnico-Normativa – sulla cui completa redazione il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi farà le opportune verifiche in sede di istruttoria – costituisce, ai sensi del punto 14 della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 settembre 2008, il presupposto per l’iscrizione del provvedimento alla riunione preparatoria del Consiglio dei ministri.