Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione – in G.U. il decreto-legge

15 maggio 2024

Il decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, in attesa di conversione, stabilisce il quadro ordinamentale per la programmazione della politica di coesione 2021-2027, promuovendo la complementarietà e la sinergia tra gli interventi della politica di coesione europea e gli investimenti previsti dagli Accordi per la coesione e dal PNRR.

La prima parte del decreto contiene specifiche disposizioni mirate ad accelerare e rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse attraverso l’individuazione di interventi prioritari nei seguenti settori strategici condivisi con la Commissione europea: risorse idriche, infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell’ambiente, rifiuti, trasporti e mobilità sostenibile, energia, sostegno allo sviluppo e all’attrattività delle imprese, transizioni digitale e verde.

Il decreto introduce, tra le altre, ulteriori misure per lo sviluppo e la coesione territoriale quali:

  • l’estensione delle misure di semplificazione e dei benefici fiscali previsti per la ZES unica anche alle zone logistiche semplificate (ZLS) e l’incremento del fondo di sostegno ai comuni marginali da destinare ai consorzi industriali;
  • misure per gli investimenti nelle aree interne destinati al sostegno economico in favore di piccole e micro-imprese e per la realizzazione di infrastrutture prioritarie nonché per il rifinanziamento del fondo perequativo infrastrutturale;

Il decreto interviene anche con specifiche misure volte a rafforzare l’occupazione di alcune categorie di lavoratori più svantaggiate attraverso:

  • il bonus giovani, che consiste nell’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro – nel limite massimo di 500 euro mensili – per 2 anni, per l’assunzione di giovani con età inferiore a 35 anni, donne e, nelle Regioni della Zona Economica Speciale unica del Mezzogiorno, anche degli over 35 disoccupati da almeno ventiquattro mesi;
  • un bonus donne in favore delle lavoratrici svantaggiate, con l’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un massimo di 24 mesi – nel limite massimo di 650 euro su base mensile – per ciascuna lavoratrice assunta a tempo indeterminato. Il bonus si applica alle donne di qualsiasi età, con un trattamento di maggior favore per le donne residenti nel Mezzogiorno;
  • il bonus ZES, che sostiene lo sviluppo occupazionale nella ZES unica del Mezzogiorno attraverso uno sgravio contributivo del 100% per un periodo massimo di 24 mesi nel limite di 650 per ciascuno lavoratore assunto, per i datori di lavoro di aziende fino a 15 dipendenti.

Si introducono, infine, misure specifiche in materia di:

  • istruzione università e ricerca
    • ulteriore stanziamento di 18,5 milioni di euro per il rinnovo del personale scolastico a supporto dei progetti del PNRR e di Agenda Sud;
    • incentivi per un tempestivo impiego delle risorse, pari a circa 450 milioni di euro, del Programma nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027, destinate al potenziamento delle infrastrutture sportive, dei laboratori tecnici, degli arredi negli asili;
  • investimenti in favore della rigenerazione urbana;
  • approvazione del Piano di azione per il “Programma nazionale cultura”;
  • identificazione di “operazioni di importanza strategica” nell’ambito del PON Sicurezza e legalità.
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