Sesta Relazione sul monitoraggio dei provvedimenti legislativi e attuativi

3 aprile 2024

In sintesi, la Sesta Relazione sul monitoraggio evidenzia quanto segue:

  • Come già rilevato negli anni precedenti, all’inizio di ogni anno si registra un fisiologico aumento dei provvedimenti da adottare dovuto principalmente all’entrata in vigore della legge di Bilancio. Quest’anno, con la legge di Bilancio 2024, il Governo è riuscito a contenere il rinvio a successivi decreti, prevedendo solo 55 provvedimenti attuativi, il minor numero di provvedimenti previsti da tutte le leggi di Bilancio degli ultimi 11 anni.
  • Si continua a evidenziare l’impegno del Governo a limitare il rinvio a provvedimenti attuativi e a rendere quanto più possibile “autoapplicative” le norme deliberate, sebbene l’entrata in vigore, nell’ultimo trimestre, di importanti interventi legislativi di riforma – quali la legge sulla valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy (legge n. 206/2023), il decreto-legge per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)  (decreto-legge n. 19/2024) e i 7 decreti legislativi di attuazione della delega conferita al Governo per la riforma fiscale (legge n. 111/2023) – abbia fatto salire il numero di decreti attuativi previsti. Dei 142 provvedimenti legislativi pubblicati in Gazzetta Ufficiale, infatti, 58 sono autoapplicativi e 27 rinviano ciascuno a un solo provvedimento attuativo.  Nel complesso, gli atti che hanno previsto nessuno o un solo provvedimento attuativo ammontano al 60% dei provvedimenti legislativi emanati.
  • Dall’analisi dei dati sullo stock dei decreti attuativi da adottare al 31 marzo di ogni anno, emerge che il risultato raggiunto dal Governo nel 2024, pari a 515 provvedimenti, è molto vicino al minimo storico di 495 provvedimenti raggiunto alla medesima data (31 marzo) del 2023. La stessa considerazione emerge dal confronto dello stock dei provvedimenti da adottare a 17 mesi di Governo: lo stock del Governo in carica (pari a 516 provvedimenti) è sostanzialmente analogo al minimo raggiunto dal precedente Governo dopo 17 mesi di attività (512 provvedimenti).
  • In considerazione dell’entrata in vigore degli interventi di riforma già citati, il numero dei provvedimenti attuativi da adottare è cresciuto di 189 decreti rispetto alla precedente Relazione del 31 dicembre 2023, mentre il tasso di adozione è passato al 44,7%. Le energie del Governo sono state impegnate nell’abbattimento dello stock dei provvedimenti ereditati dalla precedente legislatura, passati da 376 a 172 dall’inizio della presente legislatura a oggi, potendosi rilevare che, per la XVIII legislatura, il 91,5% dei provvedimenti previsti è stato complessivamente “smaltito”, restando da adottare l’8,5%.
  • Per quanto attiene all’adozione dei decreti attuativi, nell’ultimo trimestre, emerge che il Governo ha dato maggior rilievo e priorità all’adozione di quei provvedimenti che sbloccano risorse uguali o superiori a 10 milioni di euro, il cui tasso di adozione, pari al 55,9%, risulta di più di 14 punti percentuali superiore a quello registrato per i provvedimenti che non prevedono valori finanziari (pari al 41,5%).
  • Anche gli esiti dell’analisi economico-finanziaria confermano ampiamente la tendenza a limitare il ricorso alla normativa secondaria per lo stanziamento delle risorse previste, così da rendere immediatamente disponibili le risorse finanziarie stanziate. I provvedimenti legislativi di iniziativa governativa hanno previsto, per gli esercizi finanziari 2022, 2023 e 2024, un ammontare di risorse pari a euro 171.323.855.123,70, di cui il 92,5% (euro 158.546.724.358,76) è collegato a norme autoapplicative e solo il 7,5% (euro12.777.130.764,94) è legato all’adozione di provvedimenti di secondo livello. Considerando quindi i 158.546.724.358,76 di euro già disponibili in quanto riferiti a norme autoapplicative e i 6.563.159.688,94 di euro sbloccati con l’adozione dei provvedimenti attuativi, risulta che, al 31 marzo 2024, sono state complessivamente messe a disposizione, per la realizzazione delle misure introdotte, il 96,4% (pari a euro 165.109.884.047,70) delle risorse complessivamente stanziate per gli esercizi finanziari 2022, 2023 e 2024.
  • Il Governo Meloni ha complessivamente reso utilizzabili risorse pari a euro 173.430.172.047,70, di cui euro 165.109.884.047,70 indicati nel punto precedente ed euro 8.320.288.000,00 sbloccati dall’adozione dei provvedimenti attuativi riferiti alla XVIII legislatura.
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